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giovedì 24 maggio 2012
OLGA STELLA COMETA
sabato 5 maggio 2012
POESIE DI OLGA STELLA COMETA
24 AGGETTIVI PER UN AMORE
Amore generoso
amorevole
orgoglioso.
Amore avvolgente
affascinante
intrigante.
Amore trasparente
lucente
diamante.
Amore silente
assordante
sconvolgente.
Amore illuso
disilluso
offeso.
Amore disperato
ingannato
infranto.
Amore assoluto\
contrastato
infinito.
Amore adorabile
incomprensibile
irraggiungibile
Olga Stella Cometa
Roma 21 settembre 2003
Olga Stella Cometa premio Artisti alla Ribalta Direttore dell'Attualità Sen. Prof. C.G.S. Salvemini |
AFORISMI
Amore
è sublimarsi
e
al tempo stesso, annullarsi.
La
vita è un sogno
sognare
è follia.
Senza
sole un fiore muore
senza
amore muore il cuore.
Sognare
è vita
la
vita è un sogno.
Arabeschi
di nuvole
in
cielo il vento disegna.
Compiaciuto
il sole si nasconde.
Quando
finisce il vento di passione
inizia
una pioggia di lacrime.
Soffiano
venti di guerra
ma
più forte sventolano le bandiere di pace.
Il
tempo della vita è misurato
ma
il tempo dei ricordi non si conta.
Olga
Stella Cometa
Roma
3 maggio 2003
AFORISMI
Il tuo amore
amara
dolce dimora
nel
mio cuore.
C’è
un tempo
per
i sogni, un tempo
per
la realtà.
Venti
di guerra
più
forte sventolano
bandiere
di pace.
In
questa notte
raccoglierò
in grembo
stelle
per te.
Come
il sole illumina il mondo
l’amore
illumina la vita.
C’è
un limite a tutto
l’amore
non ha limiti.
Due
foglie dello stesso albero.
due
petali della stessa rosa
due
cuori, lo stesso battito.
Olga
Stella Cometa
Roma,
20 marzo 2003
AFORISMI
La
ragione del cuore
non
conosce regole.
L’obbedienza
è
la
virtù dei forti.
L’orgoglio
non appaga
nessun
sentimento…evitalo.
Il
mio sguardo si perde
al
limite degli occhi tuoi.
Sul
mondo nuovo è calato
il
sipario dell’indifferenza.
La
pace è un bene prezioso
abbine
cura.
La
pace è un bene prezioso
difficile
da ottenere.
Il
perdono dona vera pace
allo
spirito.
La
vera pace dona
allo
spirito armonia.
In
amor vince chi fugge.
Olga
Stella Cometa
Roma,
19 giugno 2005
AFORISMI
Abbiamo un tempo per
seminare
ed un tempo per saper
aspettare.
Come l’uragano
lotta contro la quiete
così il mo cuore.
L’amore è vita
non c’è vita senza amore.
C’è un limite a tutto
l’amore non ha limiti.
C’è un tempo per i sogni
un tempo per la realtà.
Come il sole illumina il
mondo
l'amore illumina la vita.
Le virtù degli altri sono
difetti
i tuoi difetti sono virtù.
Come una meteora
il cuore …
si può frantumare.
Il tempo della vita è
misurato
ma il tempo dei ricordi
non si conta.
Olga Stella Cometa
Roma, 30 febbraio 2004
AL CALAR DEL SOLE
Tra luci ed ombre
al tramontar del sole
più intensa
riaffiora la melanconia.
Una luna fosforescente
inargenta
le acque increspate.
La tua voce ritorna
con l’ondeggiar dell’onda
sempre più flebile
si che appena
ne ho la percezione.
Eterne chimere
luminose meteore
racchiuse
in uno scrigno d’oro,
non tramontano
al crepuscolo
con il calar del sole.
Olga Stella Cometa
Pesaro, 28 luglio 2004
AL CHIAROR DELLA LUNA
Si
son dette tante cose sulla luna
Parole
nuove non ce n’è nessuna.
I
poeti di tutti i colori l’han definita
E
da ogni generazione è stata amata.
Luna,
vuol dire pure illusione
Di
lei non ci si può fidare.
È
maliziosa e maliarda
È
rossa, verde, blu, pure bugiarda.
Bello
vederla luminosa in cielo
Meno
bella se vista da vicino.
Disceso
l’uomo su questo pianeta
La
“romanticità”…dov’è finita?
Olga
Stella Cometa
Roma,
6 Marzo 1997
ALBERTO NAZIONALE
Caro Alberto
te
ne sei andato
una
mattina
senza
fare rumore,
ma
quando
si
è sparsa la notizia
su
Roma
s’è
alzato un polverone.
È
stata allestita
in
Campidoglio
una
sala in tuo onore
tutti
t’hanno reso
l’ultimo
saluto
con
un fiore,
una
lacrima
un
bigliettino.
Tu
varie generazioni
hai
rallegrato
e
tutti quanti
tra
un sorriso e un pianto
t’hanno
amato.
Te
ne sei andato
e
senza volerlo
ci
hai fatto male.
Ma
tu sempre sarai
per
noi
l’Alberto
Nazionale.
Olga
Stella Cometa
Roma,
25 febbraio 2003
ALI
D’ACCIAIO
Ali d’acciaio
abbattono
la barriera
del
suono.
La
mente umana
oltrepassa
il limite.
Esplorare
il pianeta rosso
prossimo
obiettivo.
Ma
per ogni passo
della
scienza
vite
umane
si
annientano nello spazio
tra
scie di fuoco,
resti
incandescenti
cadono
dal cielo.
Di
dolore e pianto
si
ricopre la terra.
Olga
Stella Cometa
Roma,
1 febbraio 2003
AMARA STAGIONE
Con tremula mano
ho colto stelle e stelle in ogni sera
le ho racchiuse nel cuore
monile prezioso per fartene dono.
Con petali di rose e fili di seta
ad ogni primavera
ho intrecciato ghirlande
ornamento ai nostri sogni.
Parole ho centellinato
in clessidre per trattenere il tempo
che inesorabile non concede tregua.
Fasci di luce ho catturato
per illuminare
cattedrali d’immemori illusioni.
E in ampolle lucenti misi a dimora
il sole per riscaldare l’anima
nell’amara stagione della vita.
Olga Stella Cometa
Roma, 3 gennaio 2005
ANCORA/FIORIRANNO I MANDORLI
Spunterà ancora
il sole dietro la collina.
Soffierà ancora
il vento nella valle.
Fioriranno ancora
i mandorli
nella verde pianura.
Sbocceranno
ancora
le rose nel giardino
del mio cuore.
Ma
se tu non ci sarai.
Vedrò un sole
che sorride tra le lacrime.
Un vento
che non concede illusioni.
Un giardino di rose
appassite dal tempo.
Sarà come vivere in un mondo
Dove sovrana regnerà la solitudine
Olga Stella Cometa
FRAMMENTI DI METEORE
Sulle
note di un valzer
nella
notte
rivivono
sogni perduti.
Luminosi
frammenti
di
meteore,
che
svaniscono
al
bagliore dell’aurora.
Ma
nel giorno che nasce
nuovi
sogni
risplenderanno
alla
luce solare.
E
nel giardino del mio cuore
sempre
fiorirà amore.
Olga
Stella Cometa
ANIMA
Quest’anima
solitaria
in
te cercava luce di vita
ma
tu non sei che ombra
in
un passo stanco senza sole.
Quest’anima
deserta
popolata
solo dei tuoi pensieri
auspicava
solare l’avvenire
tu
sei passato tempestoso
donasti
gemme ormai senza calore.
Quest’anima
piena d’amore
consunta
d’attesa
non
ha rugiada che disseta
ma
solo lacrime d’amore.
Olga
Stella Cometa
Roma,
25 febbraio 2003
ANTICA NOSTALGIA
Questa
sera è riaffiorata
L’antica
nostalgia,
della
mia casa di te
e
della terra natia.
Rossi papaveri al sole
spighe dorate,
acqua limpida
pensieri innocenti.
Corse
in bicicletta
verso
quella chiesetta.
Aspettavamo …Ite missa est
per fare a ritroso lo stesso percorso
continuare il discorso
che era sempre lo stesso.
Parole
… che il vento dell’est
ha
portato con sé.
Una sola parola
rimane tatuata nel cuore
il vento dell’est
mai … potrà cancellare.
Olga Stella Cometa
Pesaro,
14 luglio 2003
APRILE
Ritornano rondini
da lidi lontani
nell’aria un canto gentile
carezza il vento le foglie d’aprile.
Bambini in festa
farfalle variopinte
olezza l’aria intorno.
Profumata e lieta
scende tiepida la Sera:
braccia di Primavera.
Olga Stella Cometa
Roma, 3 aprile 2005
ARCOBALENO DELLA PACE
Vorrei … disegnare
in un cielo terso
un arcobaleno
con tutti i colori della pace.
Vorrei… vedere
nei tuoi occhi il mare
vorrei … volare
con i miei pensieri
in spazi immensi
dove si perde il tempo.
Vorrei… poter lenire
le pene degli oppressi
ed asciugare
con l’amore il pianto.
Vorrei … sognare
un mondo
che non esiste più.
Vorrei … capire
la pace vera qual è
perché la pace, io…
non so cos’è.
Olga Stella Cometa
Roma 19 marzo 2003
ARPA
Vibrano le corde dell’arpa
al tocco delle tue mani.
Così vibra il mio cuore
al suono delle tue parole.
Olga Stella Cometa
Roma, 28 maggio 2005
BIANCHE
COLOMBE
Le
nostre orme
cancellerà
il tempo
ma
non il nostro amore.
noi
come bianche colombe
voleremo
nelle praterie del cielo
avvolti
da luce astrale.
ATTIMO FUGGENTE
La vita
è
un battito d’ali
attimo
fuggente
di
fugace felicità.
IL PESCO
Il pesco è gia fiorito
e
colorato di rosa
il
giardino
della
mia anima.
SGUARDO
Il mio sguardo si perde
al
limitar del mare.
ROSE
Raccoglierò per te rose
piene
di rugiada al mattino.
Olga
Stella Cometa
Roma,
11 febbraio 2005
CHICCHI DI FRUMENTI
Piccoli chicchi di frumento
ho seminato
con la terra li ho avvolti.
Li disseterà la pioggia.
La neve vi poserà
il suo manto
e li proteggerà
dal gelo dell’inverno.
Poi: liberati dalle zolle
nasceranno piccoli fili esili
accarezzati da raggi di sole
cresceranno vigorosi,
spighe di grano diventeranno.
Sarà un campo dorato,
e grande sarà il raccolto.
Olga Stella Cometa
Passo del Furlo 18 giugno 1998
COCCINELLA
A
passi incerti,
col
vestitino rosso
a
pois neri
mi
sei venuta incontro.
Sara:
coccinella
di primavera
Olga
Stella Cometa
Roma
3 aprile 2002
COME CONCHIGLIA
Come conchiglia
il mio grembo
ha generato…perle.
Sentieri di luce ho inventato,
guidato i vostri passi
ascoltato le vostre parole
condiviso le vostre emozioni.
Ora a briglia sciolta
cavalcherete
le verdi praterie della vita
raccoglierete erica odorosa
con la delizia di meritati frutti.
Come conchiglia
nel mio cuore
racchiudo…perle.
Olga Stella Cometa
Pesaro, 16 luglio 2004
Commento
del poeta Rodolfo Vitto
Pioggia salutare per la terra arida.
Olga attraverso le lacrime del cielo,
ha una gran voglia di piangere …di gioia.
Commento del Poeta
Rosario Lo Verme
Sulle poesie di Olga
Stella Cometa
OLGA STELLA COMETA
– Sente profondamente la nostalgia del passato che si fa sempre più lontano e
lo rivive nell’avvicinarsi delle stagioni. Amor domina la sua tematica. A far
luce sulla sua luminosa poetica, alcuni versi significativi per chiarire il suo
pensiero: “Nell’immensità – dell’amore – per te ho vissuto. – e
ancora: “Il frinire sommesso dell’ultima cicala – si confonde con il
fragore del vento: per finire: “Questo
amore - … - Nel silenzioso scorrere del tempo – s’è frantumato
nello spazio – tra miriadi di stelle.
Nella brevità essenziale il ritmo
di Olga Stella Cometa si rivela veramente di straordinaria bellezza.
Rosario Lo Verme.
Presentazione
dell’Antologia “Poeti al Caffè”
Palazzo Valentini Sala Mons. Di Liegro 16 marzo 2002.
COSÌ TI PARLERÒ DI ME
Ti parlerò di me…
con il linguaggio dell’amore
che solo tu potrai capire.
Ti parlerò di me…
e di quanto li amai
i piccoli doni della vita
i teneri fiori della giovinezza
i germogli della nostra primavera.
Le mie radici non le abbandonai
ne l’incanto smarrito della sera
ma il vuoto non si colma mai.
Ti parlerà di me…
il sospiro del vento
una lacrima di cielo
il mormorio del mare
quando accarezza l’onda,
ovunque sarai …m’ascolterai
e nella tua ombra io sarò.
Ti parlerò di me…
con l’anima in tempesta
e penetranti saran le mie parole
che trafiggeranno la nebbia
taglieranno l’aria
ti graffieranno l’anima.
Allora capirai…
ciò che hai perduto.
Quanto amaro sarà…
il non vissuto!
così … ti parlerò di me.
Olga Stella Cometa
Roma
OLGA STELLA COMETA
Nata a Passo del Furlo (PU), dove ha trascorso infanzia e giovinezza.
Risiede a Roma dal 1960. Ama la natura e la poesia che ritiene “alimento per
l’anima”, con musica e fotografia, pur se gli impegni familiari (marito,
due figlie e nipoti) l’hanno sempre impegnata a tempo pieno.
Sue composizioni figurano in riviste e antologie:
-
Poeti e poesia, edita da Pagine
-
Poeti al Caffè (4 edizioni) Nuova Impronta edizioni;
-
Poesie a via Panama, edita da Lo Scarabeo
- L’Agenda
del Poeta (4 edizione) edita da Pagine;
- Nel
1996 pubblica la sua prima silloge “Le mie Poesie”.
- Nel
2002 Nuova Impronta Edizioni pubblica la silloge di poesie “Rimembranze”,
con prefazione del poeta Rosario Lo Verme.
Le sono stati conferiti riconoscimenti:
-
Medaglia d’oro al “Premio San Valentino” di Terni,
-
“Premio alla Carriera” dell’Accademia Internazionale “Francesco
Petrarca”.
-
Premio Internazionale “Anco Marzio”
-
Segnalazione di merito “S. Leonardo Murialdo”.
-
Premio Letterario Nazionale “Santa Rita” Cascia (3a classificata)
con il libro edito “Rimembranze”
Da un decennio è iscritta a vari Centri Culturali. Frequenta attivamente
alcune Associazioni e Caffè Letterari romani.
ECHI DI NOSTALGIA
La
luce solare accompagna
il
mio passo stanco
nell’arduo
sentiero
della
vita.
Con
me cammina
la
tua ombra.
Il
vento sussurra
echi
di nostalgia
portando
spine di passato.
E
lacrime di pace
nei
miei pensieri.
Chi
sei tu,
che
segui i miei passi
mi
rubi l’aria
e
invadi i miei pensieri?
ECO
Nell’eco
risuona una voce.
Pesante è la croce
la porto per te.
Olga Stella Cometa
Roma. 17 ottobre 2004
EMBLEMA DI PRIMAVERA
Stupore
per un giorno nuovo,
raggi
di sole
su
trepide foglie
nell’aria
la brezza d’aprile.
Nell’umido
muschio del bosco
occhieggia
piccola una viola
brillante
di seta
umile
profumata
prima
gemma.
Emblema
di primavera
Olga
Stella Cometa
Roma,
16 aprile 2003
ENIGMA DELLA VITA
Il tempo della vita
è
misurato
ma
non sappiamo
quale
sia la misura.
Per
questo
con
molta cura
dobbiamo
ornarci
di
sentimenti veri
e
non sciupare
inutilmente
i giorni.
Col
tempo che passa
inesorabilmente
si
assottiglia
il
filo della vita.
Lo
spazio che ci resta
lungo
o breve sarà,
l’enigma
della vita
sempre
resterà.
Olga
Stella Cometa
Roma
5 giugno 2003
EROI D’ITALIA A NASSIRIYA
Voi … giovani eroi
che avete dato la vita
per una giusta causa
una pace che non era tale.
Voi… vite straziate
rimarrete sempre
nella memoria umana
e vivrete in altra dimensione.
Le stelle(tte)
che portavate in petto
brilleranno
negli occhi dei ragazzi
che come voi
tengono alta la bandiera
e nel cuore hanno un ideale.
Olga Stella Cometa
Roma, 12-11-2003
ESISTERE
Non toglietemi l'ardore dal cuore
La fiamma accesa alimenta l’anima.
Non toglietemi l’amore dal cuore.
È la mia ragione di esistere.
Non toglietemi dal cuore le speranze.
Sarei l’ombra di una candela spenta.
Olga Stella Cometa
Roma, 3 marzo 1999
ESTATE SILENTE
C’è troppo sole
in quest’estate
di solitudine.
Ci son troppe parole
in questa
silente stagione.
Ci son troppe stelle
in questa notte
di malinconia.
C’è poco amore
per questo cuore
che si consuma.
Olga Stella Cometa
Passo del Furlo, 14 agosto 2004
FALCE DI LUNA
La falce di Luna
stasera
ha ferito le stelle.
Cadono stille di luce
e si perdono
nel mare.
Olga Stella Cometa
Roma, 20 maggio 2004
FAVOLA A PRIMAVERA
Vedrai
mandorli fioriti
nel
giardino
della
mia anima.
Teneri
virgulti
ha
generato il mio cuore.
Acqua
limpida
sgorga
dal mio corpo.
Tu,
cavaliere errante
assetato,
berrai
a
questa fonte.
Fragole
e lamponi
gusterai
sul
mio seno
a primavera.
Olga
Stella Cometa
Roma,
21 marzo 2002
FIOCCHI DI NEVE
Scendono
lenti
e leggeri
i
fiocchi di neve,
come
polvere di stelle
si
posano
sui
nostri pensieri
su
antichi desideri.
Scendono
lenti
e leggeri
i
fiocchi di neve,
come
polvere di poesia
si
posano
sulle
pieghe del cuore
come
tenero amore.
Scendono
lenti
e leggeri
i
fiocchi di neve.
Olga
Stella Cometa
Roma 9 marzo 2003
FOGLIA SOLITARIA
Oggi
sono come albero
spogliato
dalle sue vesti
con
il vento d’autunno
che
non ha pietà.
Oggi
mi sento foglia solitaria
nel
tempo che mi porta chissà dove.
Oggi
guardo il tramonto
pensando
che al di là
delle
sue brume
c’è
ancora amore
per
chi la speranza
mai
non abbandona.
Olga
Stella Cometa
Pesaro,
4 febbraio 2005
LUMINOSE METEORE
La luna
inargentava
il mare
una
musica soave
si
diffondeva nell’aria.
Nello
stupore
d'antiche
emozioni
rivivono
sogni perduti.
Luminosi
frammenti
di
meteore
che
svaniscono
al
bagliore dell’aurora.
Nel
giorno che nasce
nuovi
sogni
nuove
emozioni
risplenderanno.
E
nel giardino
del
mio cuore
sempre
fiorirà amore.
Olga
Stella Cometa
Roma,
21 settembre 2003
GIARDINO DELL’EDEN
Quando mi risveglierò …
nel
giardino dell’Eden
io
Eva … offrirò a te Adamo
la
mela dell’amore.
Ornati
da rossi coralli
nella
fresca brezza
mattutina
mano
nella mano
passeggeremo
per
verdi prati
rugiadosi
e
vallate cristalline.
Ci bagneremo
All’acqua
di sorgente
Ci
scalderemo al sole,
mai
saremo stanchi
mai
saremo vecchi.
Avremo
ali bianche
oro
nei capelli
e
voleremo nel vento,
come
olezzose farfalle
a
piedi nudi
ci
poseremo
su
petali di rose
senza
più dolore
senza
privazioni
ma
solo amore.
Quando
mi risveglierò …
nulla
chiederò
perché … avrò te.
Olga
Stella Cometa
Roma,
21 marzo 2004
“LUI” GIOVANNI PAOLO II IL PAPA D’ORIENTE
Quando si affaccia … Lui
da
quella finestrella
per
benedire l’immensa folla,
che
la grande piazza
li
cinge tutti
in
un caldo abbraccio,
da
ore ed ore sono in attesa
sotto
il sole cocente
per
onorare il Papa d’Oriente.
Quando
si affaccia … Lui
come
per incanto
tutto
si dimentica
anche
di aver pianto.
Ha
un foglio in mano
ed
il viso stanco
ma
le sue parole
infondono
speranza,
tremanti
le mani
la
voce vacilla
ma
vedendo
quell’immensa
folla per tutti
ha
una parola di speranza
ad
ognuno allevia sofferenza.
Quando
si affaccia … Lui
e
ci benedice
su
di noi scende la pace
ci
parla con il cuore
e
con la mente.
Lui
… il Papa d’Oriente.
Olga
Stella Cometa
Roma
16 ottobre 2003
GRAZIE DI ESISTERE
Ti
ringrazio di esistere,
con
te non sarò più sola.
Ho
chiuso la porta
alla
solitudine
e
lasciato fuori,
malinconia
tristezza
nostalgia.
Olga
Stella Cometa
GIOVANNI PAOLO II GRAZIE
È venuto dall’Est
l’uomo della speranza.
L’umiltà
è la sua grandezza.
La semplicità
è la sua forza.
La devozione illimitata
per la Divina Madre.
L’amore sconfinato
per tutti i popoli,
l’hanno reso grande.
È venuto dall’Est
l’uomo mandato da Dio.
Karol Wojtyla…Grazie.
Olga Stella Cometa
Roma, 2 aprile 2005
GRIGIO NOVEMBRE
Novembre
mese senza sorriso
sapore acre d’abbandono
che mi sgomenta.
Giorni senza volto
e lacrime di sale
dal cielo
scendono fino all’anima
scavano un solco sottile
con aratro invisibile
che rimuove inaridite zolle
di pungenti parole
che il tempo non seppe levigare.
Olga Stella Cometa
Roma, 10 novembre 2004
HAIKU
Era
sbocciata
nel giardino d’inverno
una
rosa rossa.
In
questa notte
coglierò stelle per te
nel
firmamento.
Nel mio
cuore
dolcemente dimora
il tuo
amore.
Le
nostre orme
cancellerà il tempo
ma non
l’amore.
L’immagine
tua
colora ogni giorno
la vita
mia.
A chi
l’ascolta
infondi armonia
dolce
poesia.
Vivo
stupore
negli occhi di bimbo
il
grande mare.
Olga
Stella Cometa
Roma, 9 febbraio 2005
HAIKU
Lo sguardo mio
al limitar del mare
inver si perde.
Conchiglie vuote
sulla sabbia perlata
desolazione.
Si adagiano
sulle corde del tempo
dolci ricordi.
Nei verdi prati
margherite in festa
è primavera.
Al lieve vento
olezzano le ginestre
giallo solare.
Fossi pittore
io dipingerti vorrei
come tu non sei.
Il mondo è blu
ma l’albero di vita
è sempre verde.
Roma di notte
ammaliatrice di sogni
d’alba svaniti.
Vorrei essere
una perla rugiadosa
per dissetarti.
Si adagiano
sui viali della mente
fatui ricordi.
Olga Stella Cometa
Roma, 5 giugno 2005
HAIKU
Isole Arcadi
nel mare della Scozia
sereno relax.
Fiori di pesco
rosea la primavera
di giovinezza.
Antico Egitto
culla della civiltà
magico oriente.
Le rose rosse
si sono appassite
aspettandoti.
Gioia letizia
dei nonni in riposo
i nipotini.
Ore tristi vuote
colme di malinconia
ornano giorni.
Soffiano forte
venti d’ingiuste guerre
utopia di pace.
Giorno di pioggia
Mistero di fede
Sara in festa.
Mar dei coralli
vacanza da sogno
ad occhi aperti.
Riaffiorano
rimembranze lontane
nella mente mia.
Olga Stella Cometa
Roma, 18 giugno 2005
HAIKU
Per ritrovare
il sentiero seguirò
filo d’Arianna.
Ledy Daiana
la principessa triste
vive ancora.
Con il suo sangue
ha pitturato piume
il
pettirosso.
Rossi
tramonti
colorano i giorni
grigi
di vita.
La mia
maggese
curerò ogni giorno
sarà
fertile.
Le tue
parole
come stelle cadenti
perse
nel cuore.
Bionde
scogliere
nelle coste Scozzesi
vero stupore.
La mia maggese
coltiverò con cura
sarà fertile.
Riaffiorano
nei meandri mentali
le rimembranze.
I tuoi pensieri
dipingerei di sole
fossi pittore.
Olga Stella Cometa
Roma, 26 giugno 2005
HAIKU
Per ritrovare
il sentiero seguirò
filo d’Arianna.
Lady Diana
la principessa triste
vive ancora.
Con il suo sangue
ha pitturato piume
il pettirosso.
Rossi tramonti
colorano i giorni
grigi di vita.
La mia maggese
curerò ogni giorno
sarà fertile.
Le tue parole
come stelle cadenti
perse nel mare.
Bianche scogliere
nelle coste Scozzesi
vero stupore.
La mia maggese
coltiverò con cura
sarà fertile.
Riaffiorano
nei meandri mentali
le rimembranze.
I tuoi pensieri
dipingerei di sole
fossi pittore.
Olga Stella Cometa
Roma, 26 giugno 2005
I SEGNI DEL TEMPO
Quando vedrò
sul mio viso
i segni del tempo.
Ricorderò…
quanto amavi
la fanciulla
che giocava,
sorrideva
e correva nel vento.
Ricorderò …
i tuoi occhi
le tue mani
i tuoi perché.
Ora che il tempo
tutto ha consumato,
intatto rimane
soltanto …
il ricordo di te.
Olga Stella Cometa
Roma, 30 gennaio 2000
IERI OGGI DOMANI
I sogni di oggi
sono
i sogni di ieri
e
sogni saranno domani.
Finché
stanca sarò
…di
sognare.
Olga
Stella Cometa
Roma
3 marzo 2004
IL CUORE NON HA FRONTIERE
Ti
ho amato un giorno
con
i fili del vento
mi hai legato a te.
I fili li ha logorati il tempo
Il
mio spirito libero
ha
rotto le barriere.
Il tempo se ne va
ma il cuore mio
non conosce frontiere.
Olga
Stella Cometa
Pesaro
13 luglio 2000
IL GIARDINO DELL’EDEN
Quando mi risveglierò …
nel giardino dell’Eden
io Eva … offrirò a te Adamo
la mela dell’amore.
Ornati di rossi coralli
nella fresca brezza
mattutina
mano nella mano
passeggeremo
per verdi prati
rugiadosi
e vallate cristalline.
Ci bagneremo
all’acqua di sorgente.
Ci scalderemo al sole,
mai saremo stanchi
mai saremo vecchi.
Avremo ali bianche
oro nei capelli
e voleremo nel vento,
come olezzose farfalle
a piedi nudi
ci poseremo
su petali di rose
senza più dolore
senza privazioni
ma solo amore.
Quando mi risveglierò…
nulla chiederò
perché … avrò te.
Olga Stella Cometa
IL
MIO ESSERE
Sei arrivato con passi lievi
piedi privi di calzari,
venivi da un altro pianeta.
Con il linguaggio dell'amore
hai irradiato la mia anima,
e con grandi braccia
hai avvolto il mio essere.
Poi con passi
di assoluta indifferenza
e calzari pungenti,
hai calpestato
i miei sogni
il mio amore
la mia vita.
Olga Stella Cometa
Roma, 2 ottobre 2002
IL MIO PAESE
Il mio paese non è spettacolare
ma io mai lo potrò scordare.
Pensarlo mi mette nostalgia
anche se è da molto che son via.
D’inverno è molto bello anche coi rami spogli
i sassi che l’adornano sembrano quasi scogli.
Il lago è mesto e silenzioso
le sue acque non son limpide ma ombrose.
L’aria che si respira e un’aria mite
le montagne d’estate sono già vestite.
Rivederlo adesso è cambiato molto
direi che ha cambiato pure volto.
È andata via anche l’amica mia più cara
non ci son più neppure le lucciole di sera.
I giovani altrove il lavoro hanno trovato
solo gli anziani tutta la vita gli hanno dedicato.
Io gli ho regalato la mia giovinezza
assieme alla mia spensieratezza.
Ora la mia vita è arrivata ad una svolta
i pensieri non sono più quelli di una volta.
Anche di sognare non è più il momento
i miei sogni li ho affidati al vento.
Se di ritornare ho sempre pensato
questo pensiero con il tempo è sfumato.
Forse potrà sembrare strano
ma adesso Roma è il mio paese.
Sia pure in senso metaforico
perché nessun’altro potrà sostituirlo.
Olga Stella Cometa
Roma, 21 ottobre 1996
Il motivo per cui iniziai a
scrivere fu: l’amore per la poesia, a contribuire la solitudine e la nostalgia.
Ora scrivo per esigenza personale.
Ho partecipato a Varie trasmissioni
di Poeti e Poesia trasmesse da Televita.
Il giornale Nuova Impronta e le
riviste Voce Romana hanno pubblicato mie poesie.
Sul Corriere di Roma sono state
pubblicate recensioni del mio libro “Rimembranze”.
Ho scritto articoli critici su Nuova Impronta edizioni
IL POETA
La veste del poeta
è guarnita con perle
di malinconia,
per copricapo
ha un velo
di nostalgia
il suo cuore
stilla tristezza.
Con umiltà
regala amore
sogni e tenerezza.
Olga Stella Cometa
Roma, 2 ottobre 2002
IL TEVERE
Il biondo fiume Tevere
scorre lento sotto i ponti.
Ora non è più biondo
ha cambiato colore.
Non ci sono più i pesci
sono andati altrove.
Di
Roma, il Tevere
è
sempre la cintura,
ma
è cintura nera
fa
un po’ paura.
Il barcarolo non va più
contro corrente,
e quando canta,
l’eco non si sente.
Questo
amato fiume
che
era oro colato,
non
è più lui
si
è ammalato.
Olga Stella Cometa
Roma, 02.06.2002
IL VOLTO TUO
Il
tuo volto mi appare
sulle
onde del mare,
nella
luce lunare
nei
rossi tramonti
nei
miei sogni dorati.
Nelle
nuvole leggere
nelle
nuove primavere,
si
confonde con le viole
e
tutti i fiore delle aiuole.
Sarai
nelle ombre della sera
ed
in ogni cosa vera.
Sarai
nell’aria che respiro
nel
dolce mio riposo.
Sarai
in ogni momento
il
mio unico tormento.
La
mia tristezza avrà il tuo volto
e
tu sarai nelle ali del vento.
Olga
Stella Cometa
Furlo,
1 Aprile 1973
INCANTO
Il bagliore dell’aurora
inargentava
il mare.
Le
onde fluttuavano
in
armoniosa danza.
Le
sirene cantavano nenie
per
ammaliare Ulisse,
mentre
Penelope,
con
lacrime di seta
tesseva
la sua tela
e
fiduciosa, attendeva
dell’amato
il ritorno.
La
luna, abat-jour discreto
emanava
una luce soffusa,
complici
le stelle.
Atmosfera
d’incanto.
Olga
Stella Cometa
Roma,
9 gennaio 2003
INDIFFERENZA
Ti lascerò a modico prezzo
ciò che ti avrei donato.
Ti lascerò la mia stanza vuota
potrei colmarla con la tua
arroganza.
Ti lascerò le nostre primavere
ma non ne coglierai l’essenza.
Non ti lascerò rancore
soltanto…la mia indifferenza.
Olga Stella Cometa
Pesaro, 6 aprile 2003
LA
FAVOLA ANTICA
Triste autunno
che porti via
le foglie dorate
che olezzano al vento.
Porti
via
le ore
di luce
ed i
caldi
meriggi
d’estate.
Con te se ne va
uno spicchio di tempo,
gli affetti più cari
le quiete serate.
Se ne
va
la
favola antica
il
dolce rimpianto
un
lembo di vita.
Olga stella Cometa
Roma, 18 ottobre 2004
LA FIAMMA
Scoppiettava
la legna
che
ardeva nel camino,
con
le gote arrossate
noi
la contemplavamo
la
felicità complice.
La
legna è finita,
la
fiamma si è spenta,
le
gote si sono sbiancate.
Ma
c’è ancora un’ardente
brace,
che lentamente
si
consuma sotto la cenere.
“A
tempo indefinito”
Olga
Stella Cometa
Roma 31 dicembre 2002
LA GRANDE FALCE
La grande falce umana
miete spighe di grano
insanguinate
dai rossi papaveri.
Scenderà la sera
il mantello della notte
coprirà gli orrori.
Spunterà domani
un giorno nuovo
e liberi
voleranno i pensieri.
Olga Stella Cometa
Roma 9 aprile 2003
LA LUCE DEI SOGNI
Questa notte
dalla finestra
entrerà
la luce dei sogni
non mi svegliate
che io possa
ancora sognare.
Questa notte
si assottiglia
il filo della vita,
col tempo che passa
inesorabile
silenzioso
inconfutabile.
Olga Stella Cometa
Roma 9 aprile 2003
LA MAMMA
Mia madre ha sessant’anni
più
la guardo e più mi sembra bella.
Così
… diceva un celebre poeta.
Di
mia madre vorrei dire altrettanto
anche
se lei di anni ne ha ottanta.
I
suoi capelli sono diventati d’argento
ed
io vorrei che di anni ne avesse cento.
Se
per caso ha fatto qualche errore
per
me è sempre la migliore.
Avrei
voluto starle più vicino
se
l’avesse voluto il mio destino.
Ma
per la nostra lontananza
non
siamo state insieme abbastanza.
Che
sia vicino o sia lontano
per
me mia madre …
sarà
sempre nel mio cuore.
Olga
Stella Cometa
Passo
del Furlo, 13 novembre 1994
LA NEVE
La dolce neve marzolina
ha voluto rallegrarci stamattina
io in un balzo scendo giù dal letto
e vedo che imbiancato si è il tetto.
I poveri gerani che stanno interrazza
fanno una piega amara sulla faccia,
mentre la mimosa che stà in giardino
con i suoi rami ha fatto capolino.
Con la sua coltre bianca immacolata
ha dato un nuovo volto alla giornata,
incurante di ciò che avevo vicino
per un istante mi sentii bambino.
E son tornata
come per incanto
al mio paese che amavo tanto,
dove un giorno se Dio vorrà
il mio cuore un dì ritornerà
Olga Stella Cometa
Roma, 6 marzo 1971
LA PACE
La
pace
è
quel sogno
irraggiungibile
a
cui tutti aspiriamo.
Il
sogno
è
quell’evadere
dalla
realtà …
illusione
di pace.
Olga
Stella Cometa
Roma
26 gennaio 2003
LA PIOGGIA
Era un giorno di pioggia
come tanti.
Io dietro i vetri della mia
finestra
giocherellavo come si suol
fare
quando non si ha niente per
la testa.
Quasi per caso,
disegnai con un dito
il profilo di un
volto conosciuto.
Ed intanto
ripensavo a quando
nelle giornate
rigide e piovose
trascorrevamo il
tempo un po’ giocando.
Mentre una goccia di pioggia
scivolava svelta sopra i
vetri.
Una goccia, che non era di
pioggia
scendeva lenta sul mio viso.
Olga Stella Cometa
16 gennaio 2002
“Il Gabbiano felice”
Commento del poeta Rodolfo Vitto
Pioggia salutare per la terra arida.
Olga attraverso le lacrime del cielo,ha una gran
voglia di piangere …di gioia.
LA STAGIONE DELL’AMORE
Nella
stagione
dell'amore
hai
cercato
la
mia mano.
Ma
io…
ti
ho lasciato solo
lungo
il sentiero
della
vita.
Metterò
sassolini lucenti
affinché
tu …
ritrovi
il sentiero
con
la luce
dei
miei occhi.
Olga
Stella Cometa
Roma
21 marzo 1998
L’AMORE
Come
il sole
illumina
il mondo.
L’amore
illumina
la vita.
Senza
sole
un
fiore muore.
Senza
amore
muore
il cuore.
Olga Stella Cometa
Roma 13 marzo 2002
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